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Nel secondo dopoguerra e fino ai primi anni Sessanta il cinema per ragazzi ha rappresentato il terreno ideale di incontro (e di scontro) tra progetti educativi diversi: c'era chi pensava che il bambino, immerso nel "meraviglioso" delle immagini in movimento, potesse accrescere il suo bagaglio culturale e chi, nel buio della sala, vedeva solo la vittoria di modelli comportamentali negativi. Dalla nascita del Festival Internazionale del Film per Ragazzi di Venezia ai primi esperimenti di cinema scolastico, dalle direttive ministeriali ai progetti della Santa Sede, questo libro racconta, utilizzando una ricca documentazione, le tappe di un percorso importante (e misconosciuto), aprendo uno spazio nuovo nella "lettura" della nostra storia dell'educazione.